martedì 24 novembre 2015

#IlCantoDellaRivoltaParte2: il mio triste addio ad #HungerGames.

Non mi piacciono gli addii, sono più una tipa da arrivederci. Ieri sera, però, non ho avuto altra scelta, e nonostante pensassi di essermi sufficientemente preparata a voltare pagina, dopo due ore di pelle d'oca ho capito che non avrei mai e poi mai potuto esserlo: la fine di #HungerGames segna un po' la fine della mia adolescenza e non si è mai pronti a crescere.
Avevo promesso a mia mamma che lo avremo visto insieme, e così è stato. Perchè mia mamma? Ve lo spiego subito. La passione per la lettura me l'ha trasmessa lei, ed i primi libri che ho letto sono stati tutti frutto di suoi consigli e della sua libreria personale. Quando lessi il primo Hunger Games (cara Gaia, non smetterò mai di ringraziarti) ero così entusiasta che decise subito di leggerlo anche lei. E così fu per il secondo, appena ebbi finito di leggerlo, passò a lei. Per il terzo ed ultimo capitolo non riuscì ad aspettare che io lo terminassi (si trattava di un paio di giorni di attesa, non di più), ed una sera, mentre ero fuori con gli amici, si intrufolò nella mia stanza e prese il libro che era appoggiato sul comodino. Me lo rubò, letteralmente. Lo leggemmo quasi ad ore alterne, cercando di non anticiparci le cose a vicenda. Tutto questo per dirvi che vederlo con lei è stato per me ancora più emozionante.

Ad ogni modo, il film mi è piaciuto tantissimo, magari in alcune parti non fedelissimo al testo originario, ma #chisenefrega. Per molti non sarò obiettiva, ma ripeto, #chisenefrega.
Come era prevedibile, rispetto alla prima parte, questa è stata decisamente più avvincente. Finalmente Katniss in azione, finalmente la guerra vera e propria contro Capitol, finalmente la morte della Coin, finalmente la vittoria. La morte di Finnick proprio non sono riuscita a guardarla, ricordo che a stento riuscì a leggerla. Così come quella esplosiva di Prim.

Dopo la rivolta, il clima si è un po' affievolito. A livello cinematografico si è sentita molto la mancanza di uno combattimento finale: Katniss si sveglia e i ribelli hanno già fatto tutto, anche se poi è di nuovo una sua freccia che ribalta la situazione. Avrei voluto un po' più di attenzione su Gale, questo si. La scena del vero o falso con Peeta è stata tenerissima, proprio come l'avevo immaginata, il film avrebbe potuto tranquillamente concludersi così e saremmo stati tutti contenti. Mi ha sorpreso positivamente l'ultima scena avanti nel tempo perchè, benchè presente nel libro, non pensavo sarebbe stata inserita nel film. Sapevo sempre quello che stava per succedere, eppure tutto mi ha colto di sorpresa, tutto mi ha emozionato.
Il cast si commenta da solo: attori da Oscar nel senso più letterale del termine. Jennifer Lawrence sempre più bella e sempre più brava, non ha bisogno di muovere le labbra per parlare, le bastano gli occhi. E' una delle mie attrici preferite, non vedo l'ora di guardare il suo prossimo film, a breve in uscita.

Katniss è frutto dell'immaginazione della Collins, eppure i valori, i sentimenti e i principi di cui si fa portatrice sono reali, e ora più che mai, attuali. Libertà, famiglia, amore, giustizia, uguaglianza. Katniss è per me fonte di ispirazione. Vorrei avere la sua forza, il suo coraggio, la sua determinazione. E' la dimostrazione che non bisogna omologarsi, adeguarsi e subire come se quello che ci circonda non ci riguardasse; è la dimostrazione che lottare per i propri ideali è doloroso, ma che non deve essere il dolore a fermarti; è la dimostrazione che il potere può essere combattuto e abbattuto. E' questo il personaggio che le ragazzine dovrebbero avere come modello, non quell'idiota di 50 sfumature di grigio.

"It's too hard to say goodbye" cantano i Maroon5 in uno dei loro primi successi, e quanto hanno ragione. Non voglio credere alle voci del web che parlano di un presunto prequel perchè già so che sarebbe una cagata pazzesca. E' finita, ma io Hunger Games me lo porterò dentro per sempre, è inciso nel mio cuore, incollato alle mie ossa. 
Grazie della lettura tributi, e che possa la fortuna sempre essere a vostro favore.
A presto,

Emme.

martedì 17 novembre 2015

#TWD recEMsione: "Al sicuro".

Lo so, sono sparita per due settimane. Non è tutta colpa dell'incostanza che da sempre mi caratterizza: se non sono riuscita a commentare con voi le puntate delle ultime settimane è perchè la proprietaria della casa in cui vivo che mi ha sbattuta fuori e mi ha costretta a cercare disperatamente un'altra stanza in cui vivere affinchè in non diventassi una senzatetto. 

Il problema si è finalmente risolto, ragion per cui sono pronta a parlarvi dell'ultimo episodio di #TheWalkingDead, andato in onda ieri. Prima di fare ciò, vi propongo un breve riassunto delle puntate precedenti:

"Qui non è qui". L'attesissima puntata speciale (è durata 62 minuti rispetto ai 41 abituali) dedicata al passato di Morgan. Le mie aspettative sono state amaramente deluse: è stata così noiosa che ho dovuto guardarla tre volte per riuscire a finirla senza addormentarmi. Un interno episodio per raccontare una storia che avrebbe richiesto non più 5 minuti di narrazione, magari 7 per gli amanti dei particolari. Bocciata

"Adesso". la parola che riassume al meglio l'episodio è #drama. Baci come se non ci fosse un domani (alcuni più inaspettati di altri) e rivelazioni sconvolgenti (si, mi riferisco alla gravidanza di Maggie).
Nel complesso non male, un po' insipida a mio parere, ma sicuramente meglio della precedente. 


Passiamo alla puntata della settimana: "Al Sicuro". 
Gli avvenimenti dell'episodio hanno come protagonisti Daryl, Abrham e Sasha e si svolgono in contemporanea a quelli delle puntate precedenti; sono tre settimane che si parla sempre degli stessi due giorni, speriamo di riuscire ad andare avanti con il calendario perchè non se ne può più. Vogliamo sapere che succede dopo, cazzo. 
Ad ogni modo, Daryl si conferma uno dei miei personaggi preferiti. La sua umanità non viene però ripagata, anzi, lo priva della moto e della sua arma principale. La scena in cui consegna la balestra minacciato da uno che una pistola non l'ha manco mai vista, è stata la più triste di tutta la puntata: è stato come se attraverso la sua perdita anche io abbia lasciato andar via un pezzo di cuore. 
Tra Abrham e Sasha mi aspettavo una scena di sesso sfrenato, ma sono contenta di non averla vista perchè sarebbe stata davvero scontata. In realtà il bel rosso ci ha provato, ma ha preso un palo grande quanto la torre di Pisa, anche immeritato aggiungerei, dato il livello di figaggine raggiunto con la divisa. 

Tre puntate e la mia domanda resta la stessa: che fine ha fatto Gleen? E' morto? E' sopravvissuto? Perchè non ponete fine al mio dolore invece di continuare ad aggiungere nuovi personaggi di cui non ricorderò mai il nome?
Pretendo delle risposte, e sono sicura che le esigete anche voi. Ma per il momento non possiamo far altro che aspettare la prossima settimana e commentare insieme il nuovo episodio. 
Appuntamento a martedì prossimo,

Emme.

domenica 1 novembre 2015

I 5 tipi di #spoiler che tutti i #telefilmaddicted odiano.

L'universo è pieno di cose degne del mio odio: il rumore posate tra i denti, il dentifricio incrostato nel lavandino, i ciclisti che pedalano in mezzo alla strada mentre stai guidando, la cugina di tua mamma che ti chiede quando presenterai il fidanzatino (che ovviamente non hai) a tutta la famiglia. Nulla di queste cose è però minimamente comparabile all'odio che provo nei confronti degli #spoilers e dei loro fautori. 
Ecco perchè ho deciso di presentarvi la lista dei 5 tipi di #spoiler che tutti i #telefilmaddicted odiano (tutti testati da me in prima persona).

#1- "A che stagione sei? A quindi Mark è già morto? Ah, scusa, pensavo ci fossi già arrivata.."
Involontario, ma non per questo giustificabile. Più cercate di non spoilerare, più rischiate di farlo: quindi vi prego, tacete.

#2- "Nel libro alla fine non stanno insieme."
Ma cazzo ci sono venuta a fare al cinema se mi dici già come finisce il film? Sono contenta che tu abbia letto tutti i libri di Green, ma almeno il finale tienitelo per te.

#3- "TwitterSpoiler"
Se seguite una serie in contemporanea con gli Stati Uniti, non aprite Twitter fino a quando non avete visto anche voi la puntata perchè gli americani hanno la mania di hashtaggare ogni cosa. Ogni volta che penso a #RipMona mi vengono i brividi. 

#4- "Me lo sono auto spoilerato."
Uno dei peggiori: non puoi incolpare nessuno se non te stesso e la tua maledetta curiosità. Leggi le anticipazioni e passi il resto della giornata a pentirti di aver imparato l'alfabeto in prima elementare.

#5- "Lo hanno spoilerato a me ed io lo spoilero a te."
Intenzionale e cattivissimo. Tradito e pieno di rabbia, lo spoilerato si vendica spoilerando a sua volta generando una catena infinita di spoiler. e' così che sono venuta a conoscenza della morte di Jon Snow, uno dei momenti più tristi della mia vita.

Fatemi sapere quale tipo di spoiler odiate di più e raccontatemi le vostre esperienze, aspetto di leggere i vostri commenti!

A presto,
Emme.