martedì 31 maggio 2016

#GameofThrones6: #HoldTheDoor diventa #TrovaUnModo

Avrei voluto parlarvi di una delle puntate più commoventi de #IlTronodiSpade la scorsa settimana, poi però ci ho pensato bene e, curiosa di sapere come i traduttori avessero deciso di trasformare la frase centrale dell'episodio, ho deciso di aspettare la messa in onda in versione italiana, pur seguendo ovviamente la programmazione in lingua originale. 
"Hold the Door" è diventato "Trova un Modo". 

 

Se devo essere sincera, e sapete che lo sono sempre, non mi dispiace più di tanto. Nel senso, era il meglio che si potesse fare: mantenere contemporaneamente il significato letterario e una fonetica che fosse riconducibile alla parola "Hodor" sarebbe stato del tutto impossibile. Ovviamente parlo con cognizione di causa. Studiando lingue so quanto sia difficile passare da una lingua all'altra cercando di non alterare il senso delle frasi, in più la traduzione relativa al doppiaggio deve tener conto anche dei movimenti facciali degli attori, e credetemi, è tutto furchè una passeggiata. La parola chiave è "modo": il suono centrale "od" rende plausibile il passaggio dalla frase al nome. Quindi i miei complimenti ai traduttori e al doppiattore del giovane Hodor. 


Detto ciò, la questione che di conseguenza si pone è: vale davvero la pena doppiare i film o le serie tv? Io sono una forte sostenitrice della lingua originale, guardo moltissime serie in americano (anche perchè seguo la programmazione americana) e adoro andare al cinema quando trasmettono i film in lingua originale (ed a Napoli accade spesso). Sottotitolando i film, a parer mio, non ci sarebbero problemi di traduzione e probabilmente non saremmo la nazione con la minor percentuale di persone che conoscono l'inglese. 
Voi cosa ne pensate? Siete pro o contro la traduzione di "Hold the Door"? Del doppiaggio in generale? 
Aspetto i vostri commenti, a presto.

Emme.
 

giovedì 19 maggio 2016

#Gomorra2: perchè la morte di #SalvatoreConte era la cosa più giusta da fare.

Mi ero ripromessa di non parlare di Gomorra2 fino a quando non fosse arrivata la fine della stagione, eppure, a causa delle ultime puntate, mi concederò uno strappo alla regola perchè devo necessariamente dire la mia sulla morte di Salvatore Conte,ne sento proprio il bisogno.

Non mi accusate di spoiler perchè è da lunedì sera che ho la bacheca piena di foto, stati e link idioti sulla morte di Conte e sono sicura che la vostra non sia da meno; quindi, assodato che abbiate visto o meno la puntata, siete sicuramente a conoscenza dell'uscita di scena del boss dal capello lucente, nemico giurato dei Savantano e fondatore con Ciro degli "Stati Uniti di Scampia-Secondigliano"(cit). Non è stata una sorpresa, sapevo che prima o poi sarebbe successo (forse mi ha sconvolto di più sapere che aveva detto no alla ciucia e si al treppiedi): quello che bisognava capire era solo quando e sopratutto come, perchè sul chi dubbi non ne ho mai avuti. Nonostante tutte queste premesse ci sono rimasta non male, di più. Mancherà a tutti e su questo non ci piove, ma la morte di Salvatore Conte era la cosa più giusta da fare, e adesso vi spiego il perchè. 

Gomorra è una serie fatta così bene che ogni tanto mi sembra quasi impossibile che si tratti di una produzione completamente made in Italy. I 4 registi e tutti gli sceneggiatori hanno realizzato un vero e proprio capolavoro, tant'è che verrà trasmesso in 140 paesi tra cui gli Stati Uniti, e sicuramente gli americani non hanno bisogno di noi per mandare in onda una nuova serie, dato che ne sfornano una ogni due giorni. Voi vi starete giustamente chiedendo: "Si, ma dove vuoi arrivare?". Voglio arrivare a dire che proporre una serie del genere stando attenti a mantenere un determinato livello di credibilità implica impegno e professionalità. Conte era un personaggio molto amato da pubblico e molto probabilmente sarebbe stata prorio una delle sue frasi a diventare il nuovo tormentone dell'estate (altro che Fedez e Jax), ma la sua morte era necessaria: è il catalizzatore della storia, è il passaggio che permette a Ciro, a Genny e a tutti i nuovi boss emergenti di affermarsi. Se non fosse morto avrebbero vissuto tutti alla sua ombra, e con Don Pietro in latitanza cosa altro sarebbe potuto succedere? Nulla. Era un passaggio inevitabile, ed è proprio il non averlo evitato volontariamente per piacere del pubblico che differenzia una Serie tv da una serie tv e che fa di Gomorra un successo internazionale. Ora non vedo l'ora di sapere come si svilupperanno la storia ed i personaggi post-Conte, l'effetto del ritorno di Genny su Ciro, il ruolo di Scianel (che è già diventata il mio nuovo idolo) e de Il Principe, il contributo di Don Pietro.. insomma, possiamo dire che Gomorra inizia adesso. 

Ci aggiorniamo a stagione conclusa, nun sapit che c'aspett (non lo so nemmeno io).
A presto,

Emme.