sabato 27 giugno 2015

#LoveWins: le 7 coppie gay più belle delle serie tv.

America said yes! Ieri la Corte Suprema degli Stati Uniti d'America ha reso il matrimonio gay un diritto costituzionale e la Casa Bianca si è colorata di arcobaleno: in tutti gli Stati sarà permesso a due persone dello stesso stesso di sposarsi. Una conquista senza precedenti nel campo dei diritti umani, che, dopo secoli di lotte e discriminazioni, finalmente assiste alla legalizzazione dell'amore.


E' una vittoria per l'Amarica e per il mondo intero, ed io non potevo non celebrare questo grande evento con un post dedicato alle 7 coppie gay più belle delle serie tv.

1-Mickey e Ian in #Shameless

2- Arizona e Callie in #GreysAnatomy

3-Blaine e Kurt in #Glee

4-Emily e Paige in #PrettyLittleLiars

5-Connor e Oliver in #HowToGetAwayWithMurder

6-Santana e Brittany in #Glee

Mitch e Cam in #ModernFamily

Sperando che quanto successo in America sia d'esempio per tutti i paesi del mondo che ancora non hanno compreso che l'amore è amore. #LoveWins, always!

A presto, 
Emme.




mercoledì 24 giugno 2015

Quinta stagione di #GoT: tanto, troppo, amaro in bocca.

Per la prima volta da quando ho aperto questo blog pubblico un post non scritto da me. Ma non temete, nessuno meglio di loro avrebbe saputo onorare il compito che gli ho affidato: parlarvi della quinta stagione di #GameofThrones. Primi a consigliarmi questa serie, sono stati i miei occhi e le mie orecchie per questa stagione (io sono un po' indietro, recupererò dopo gli esami) ed io mi fido ciecamente del loro giudizio. Ringrazio loro e chiedo a voi di non essere troppo cattivi, è la loro prima volta! Godetevi la recensione di Mattia&Cristina.


E' giunta al termine anche la quinta stagione di #GoT che, esattamente come le precedenti, ha lasciato un vuoto incolmabile in tutti noi poveri spettatori, costretti a subire le scelte inaspettate del signor George R.R. Martin. Eggià, diversi personaggi cui ormai eravamo affezionati ci hanno abbandonati con grande dispiacere e stupore. A proposito, non possiamo non analizzare la scena più importante, a nostro avviso, di tutto il finale di stagione: la morte del povero (e bellissimo!) Jon Snow per mano dei suoi stessi confratelli. Siamo tutti d'accordo col dire che non meritava la fine che ha fatto, lui che è stato un esempio di rettitudine e giuste qualità morali, lui che ha perseguito quello che era lo scopo più preoccupante per il suo animo da paladino dell'umanità, lui che ha perfino stretto alleanza con i suoi secolari nemici pur di fermare l'avanzata degli Estranei. Oh Jon, quanto ci mancherai! Ma non preoccuparti, sarai ricordato come il grande e fiero Gaio Giulio Cesare, solo che tu avresti potuto dire: <<Quoque tu Holly, fili mi!>>. 
Adesso chi guiderà i Guardiani della Notte, Holly? Diciamolo, dai, sono spacciati!

Ma basta parlare di eventi malinconici, piuttosto rallegriamoci della figuraccia che ha fatto la sconsolata Cercei Lannister: in processione, come mamma l'ha fatta, attraversa le strade di Approdo del Re per espiare i suoi peccati accompagnata da una dolce e riservata monaca, che segue diligentemente la peccatrice ricordandole che il suo comportamento da ex regina reggente non le si addice. VERGOGNA!
Ma ci sarà poco da gioire, perché sicuramente la nostra Cercei, dopo essersi leccata le ferite, sguinzaglierà la sua nuova guardia personale, Gregor Clegane (meglio conosciuto come “La montagna”), famoso per le sue incredibili battaglie e sicuramente il più adatto, nonostante il voto alla Regina Madre, per trucidare l'Alto Passero e di tutti i suoi seguaci; ma non finisce qui, perché la collera dei due fratelli Lannister si scatenerà anche contro Ellaria Sand, vedova della Vipera Rossa/Oberyn Martell, che ha assassinato in modo subdolo la loro bellissima figlia Myrcella, che tanto beatamente, al contrario delle aspettative, aveva trovato a Lancia del Sole l’amore della sua vita, il poco affascinante Principe Tristan Martell.  Attendiamo vendetta!

Bisogna poi spendere due parole per le sorelle Stark, che in questa stagione, ahimè, sono state un tantino messe in secondo piano.
Sansa, a mio avviso tra i più antipatici personaggi fin dagli albori della serie, finalmente sembra essersi data una svegliata e pare destata dal suo essere la perfettina damigella di corte che sogna il principe azzurro: ha preso coscienza di cosa significara essere donna in un mondo spietato che la vede alla mercé di un sadico bastardello, Ramsey Bolton (di lui diciamo solo che ancora dobbiamo decidere in quale girone dell’Inferno meriterebbe di stare più che in tutti gli altri), che non solo si diverte a renderla il suo giocattolino notturno, l'ha anche resa prigioniera nel suo stesso castello!Fortunatamente per lei c'è un insignificante quanto dolce Rick/Theon Greyjoy a portala in salvo.Siamo certi che questa nuova coppia, dopo la botta di coraggio inaspettata, ci riserverà grandi sorprese.
La piccola Arya, che invece si trova dall'altra parte del mondo, persegue finalmente il suo sogno di diventare un assassina provetta come il suo maestro Jaqen. La strada sembra dura perché non è facile mettere da parte la propria identità per diventare "nessuno", ma per fortuna nel frattempo può togliersi (o forse no, non dovrebbe!) qualche soddisfazione uccidendo in maniera alquanto brutale lo spregevole Sir Meryn Trant, ormai ex guardia reale del Re Tommen. Vai così, Arya, così cruda e spietata ci piaci ancor di più, fatti rispettare!
 

Altro personaggio che FORSE non vedremo più è Stannis Baratheon. Speriamo di non rimanere delusi dalla scena di suspanse che quest'anno l’ha visto per l’ultima volta protagonista. Corrotto nell'anima dalle parole velenose della Dama Rossa, sacrifica la sua stessa figlia per propiziare la sua scalata al trono. Povero vecchio Stannis, ha perso così anche la moglie, impiccatasi per il dispiacere. Possibile che solo tu non hai capito che stavi per compiere una grandissima cazzata?! Ebbene, la morte della piccola principessa Shereen è risultata un inutile sacrificio che non gli ha garantito la vittoria contro le armate di Roose Bolton, e, oltre il danno la beffa, tutto ciò lo porta anche ad un incontro che, ci auguriamo auguro, gli costerà la vita: quello con Brienne di Tarth.
La biondona armata ha infatti giurato vendetta nei confronti di Stannis per la morte del suo amato Re Renly Baratheon. La donna Cavaliere concede soltanto le ultime parole al condannato a morte, prima di poterlo colpire con il suo fendente mortale, ma la scena viene bruscamente interrotta sul più bello. Peccato però, potevano farci vedere come saltava la testa di Stannis. Complimenti a Brienne che finalmente può adempiere alle promesse fatte!

E arriviamo a lei, l’unica e sola vera Regina, legittima erede al trono, intelligente, bella e tanto coraggiosa: Daenerys Targaryen. In assoluto sul podio dei nostri personaggi preferiti. Da quando ha fatto entrare nella sua ristretta cerchia di consiglieri anche il nano più affascinante che il mondo abbia mai visto, Tyrion Lannister, inutile dirvi che la mia predilezione è salita alle stelle. Che ve lo diciamo a fare, l’avrete capito, a contendersi il primo posto con Khaleesi è l’ultimo dei Lannister.
Non aspettavamo altro che questo incontro, quest’allenza, questa amicizia. Ci riserverà tante belle sorprese ed emozioni, e non vediamo l’ora.
Daenerys ha dovuto affrontare il tentativo di assassinio da parte dei Figli dell'Arpia, sventata solo dall'arrivo del suo drago nero, Drogon, che dopo aver abbrustolito qua e là qualche dissidente, ha portato via sua madre in un luogo sperduto. Ma i problemi per la nostra regina non sono finiti perchè, dopo essersi allontanata da Drogon, si è trovata accerchiata dall'orda di un Khalasar di Dothraki. Speriamo che riesca a cavarsela, perchè sembra l'unica con un po’ di cervello e con le giuste qualità per poter regnare seduta sul leggendario trono di spade, magari consigliata dal (non troppo) fedele ma devoto Jorah Mormont.

Lasciateci dire che ormai Brandon e Rickon Stark si sono presi una pausa di riflessione. Il primo sperduto tra le gelide lande del nord in compagnia di un sorta di piccola elfa e di uno stregone-veggente intrappolato tra le radici di un albero-diga; il secondo all’avventura tra le terre che una volta appartenevano agli Stark in compagnia di una bruta Osha.Speriamo che anche loro si diano una mossa e prendano parte attiva in questo spietato mondo. 

Non ci abitueremo mai ai colpi di scena che questa serie ci riserva, ci sarà sempre qualcosa che ci farà urlare "Ma no, non me lo aspettavo proprio!". E per adesso non ci resta che attendere sperando che l'amaro in bocca lasciato dal finale di stagione possa essere presto addolcito. Noi continueremo a portare il lutto, e voi? Come vivrete il tempo dell'attesa?

martedì 16 giugno 2015

Folli proposte al cinema: #Youth e #IlRaccontoDeiRacconti nella stessa sera.

Chi di voi segue la pagina Facebook del blog (che trovate qui) o i miei vari profili social è sicuramente a conoscenza della mia recente avventura cinematografica: sono andata al cinema per vedere #Youth, l'ultimo film di Sorrentino, e sono tornata a casa che avevo visto non solo quello, ma anche il #RaccontoDeiRacconti di Garrone. Uno dopo l'altro, giusto il tempo di uscire e comprare il biglietto che ero già di nuovo in sala. Colpa della mia astinenza da multisala e di Tommaso e Rita che hanno accolto senza un attimo di esitazione la folle proposta di un'altrettanto folle cine-dipendente come me. 

Youth-La giovinezza, scritto e diretto dal premio Oscar Paolo Sorrentino e presentato in concorso al Festival di Cannes 2015, è un vero e proprio capolavoro e, se non lo avete ancora fatto, vi consiglio con tutto il cuore di vederlo. E' un film introspettivo e simbolico, in cui è la minuziosa psicologia dei personaggi, caratterizzati tutti da un'ironia sottile, quasi tagliente, ad essere la vera protagonista: la giovinezza, attesa prima e tanto rimpianta poi, è il filo conduttore che lega i due protagonisti, amici da sempre, e che nel suo essere sinonimo di futuro sarà fatale per l'uno ma sorprendente per l'altro. E' un film che non si preclude nessuno spettatore, capace di parlare tanto ad un ventenne pronto ad affrontare il mondo, quanto ad un neo pensionato che non sa se ne valga più la pena parlare di futuro alla sua età. 
Su Sorrentino non so cosa dire, forse perchè la genialità quando te la ritrovi davanti non puoi descriverla, devi soltanto ammirarla e godere della sua bellezza. Sono convinta che alcune persone siano dotate di una sensibilità particolare che gli permette di cogliere aspetti della vita che agli occhi di una persona comune passano inosservati: sono artisti, visionari, super uomini, e Sorrentino è uno di questi. 

Con la pelle d'oca e le lacrime agli occhi, ancora in estasi per il film appena concluso, ho visto Il Racconto Dei Racconti di Garrone. Anch'esso candidato al Festival di Cannes 2015, è il riadattamento cinematografico di quattro storie tratte dall'opera del campano Giambattista Basile "Lo cunto de li cunti" del 1634. L'intenzione di rendere di stampo americano stile "Lo Hobbit"  un racconto made in Italy è anche carina, ma il risultato non è stato quello che speravo: non mi è piaciuto moltissimo. Le quattro storie sono totalmente indipendenti, mentre sarebbe stato bello scoprire nel finale che in realtà erano tutte collegate tra loro. Ero super entusiasta di vederlo in lingua originale sottotitolato, ma col senno di poi guardarlo in italiano non sarebbe stato così diverso data la scarsissima presenza di dialoghi e la pessima pronuncia degli attori italiani presenti nel film.
Ci abbiamo provato, ma mi sa che il fantasy dobbiamo proprio lasciarlo agli americani.

Come sempre fatemi sapere la vostra opinione, e se cercate una compagnia per le vostre serate cinema sapete dove trovarmi. 
A presto, 

Emme. 


giovedì 11 giugno 2015

#Fury: bombardamenti e cast tutto al maschile.

Dopo circa due settimane di clausura e i primi esami di questa lunga e dolorosa sessione estiva, ho deciso di concedermi una meritata serata relax: kebab completo e cinema in compagnia della mia coinquilina. Essendo lei una fanatica dei film tutti pistole ed esplosioni, ho desistito dall'idea di vedere Youth di Sorrentino (che invece vedrò stasera) ed ho optato per #Fury, super apprezzato dalla critica statunitense, arrivato però nei cinema italiani con grande ritardo a causa del fallimento della casa di distribuzione Moviemax.



Un appassionato del genere lo ha sicuramente apprezzato più di me che non sono proprio una fan delle teste che saltano in aria o dei carri armati che schiacciano le persone: io non lo rivedrei. Uscita dalla sala mi sono sentita sollevata, come se mi fossi tolta un grosso peso dallo stomaco, e questa non è la sensazione che amo provare al termine di un film. L'argomento, già molto pesante di per sé, è stato trattato con una pesantezza tale che io non vedevo l'ora che finisse. Del film ho però apprezzato l'essere totalmente coerente al genere in cui si identifica, senza storie d'amore inutili, ma con invece alla base un forte legame che va oltre quello che unisce due semplici soldati: non mi spiego infatti come una coppietta di fidanzatini accanto a me trovasse romantico baciarsi mentre i tedeschi morivano bombardati.

Devo però spezzare una lancia in favore del cast tutto al maschile, le cui interpretazioni mi hanno lasciata totalmente senza parole.Su Brad Pitt, ormai un habituè delle pellicole a tema Seconda Guerra Mondiale, non c'è bisogno di dire nulla, se non che è come il vino: più invecchia e più diventa bono, e talentuoso, ovviamente; Shia LaBeouf  è straordinario, potrebbe leggere l'abecedario ed essere comunque bravissimo, mentre Jon Bernthal, una vecchia conoscenza dei fans di The Walking Dead, non si smentisce mai: riesce sempre ad ottenere la parte di quello che sta sui coglioni un po' a tutti. Due paroline in più le merita il più giovane della comitiva, Logan Lerman, che con questa interpretazione smette finalmente di essere un attore per bimbiminkia e si conquista un posto strameritato nell'olimpo di Hollywood. 




In conclusione per me è un 5: non bastano due frasi ad effetto ed un cast stellare a raggiungere la mia sufficienza,  ne ho visti di migliori.
Voi cosa ne pensate? Fatemi sapere!

A presto,

Emme.