giovedì 6 aprile 2017

#TheWalkingDead: i morti viventi siamo noi che continuiamo a guardarla.

Lunedì è andato in onda il finale di stagione di una delle serie più amate e seguite di sempre, The Walking Dead. Se ho aspettato così tanto di prima di parlarvene non è perchè sentissi l'esigenza di dovermi riprendere psicologicamente dalla puntata, ma perchè mi annoiava l'idea di dover pensare a qualcosa da dire, così come mi ha annoiata per tutto l'anno, ogni santissimo lunedì, l'idea di doverla guardare. 
Avrei potuto semplicemente abbandonarla- e sono stata seriamente sul punto di farlo un paio di volte- ma non l'ho fatto perchè continuavo ad avere fiducia in una svolta decisiva, prima o poi. E invece niente, non è successo niente per tutta la stagione, finale compreso. L'unica puntata degna di essere guardata è stata la prima, quella in cui ci viene mostrato per la prima volta il cattivissimo Negan- Danny Duquette per gli amici- che dopo aver fatto fuori Glenn e Abraham, trascorre il tempo a far nulla, a mangiare a spese di Rick ed a bruciare qualche faccia. Va bene- mi sono detta- questa stagione è così lenta perchè è preparatoria: tutti i diversi gruppi devono capire che è necessario allearsi per poter sconfiggere definitivamente i Salvatori, e sicuramente lo scontro decisivo avverrà nell'ultimo episodio. No, anche questa volta, niente. Due minuti di sparatoria e alla fine Negan la scampa pure?


Diciamoci la verità, questa stagione, che aveva tutte le basi per essere una delle migliori di sempre, si è rivelata essere una noia mortale. Pochissima azione e tante, troppe chiacchiere- senza aggiungere che la coppia Rick-Michonne si aggiudica il premio di coppia più assurda dell'anno. Gli autori, ad ogni modo, non sono per nulla intenzionati a farla finita, anche se a lungo andare le cose potranno solo peggiorare. In The Walking Dead i morti viventi siamo noi che continuiamo a guardarla. 
A presto,

Emme.

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