martedì 16 agosto 2016

#StrangerThings: perchè non voglio la seconda stagione della serie evento #Netflix.

Ho appena finito di guardare l'ultima puntata di #StrangerThings ed ho così tante cose da dire che in questo momento non riesco nemmeno a pensare ad una introduzione decente.
Si sa, l'estate per  quanto riguarda le serie tv tende ad essere un periodo un po' morto; proprio per questo ho avuto la brillante idea di riattivare il mio account #Netflix e, mannaggia a me, non l'avessi mai fatto: al momento hp una lista di "cose da vedere" talmente lunga da essere impegnata fino a quando non muoio. 

La prima che ho scelto di guardare è stata ovviamente Stranger Things, serie originale di Netflix in 8 puntate che mi ha letteralmente rubato il cuore. Ambientata negli anni 80 in una piccola cittadine dell'Indiana, la serie ha come protagonisti un trio di ragazzini che, nella ricerca di un amico scomparso, si incontrano e si scontrano con una ragazza con poteri sovranaturali e con l'altra dimensione con cui quest'ultima riesce ad entrare in contatto. Ho provato a spiegare la trama in un paio di righe, se non avete capito niente, cosa probabile, guardatela sulla fiducia che sicuramente non ve ne pentirete. E' un mix perfetto: ci sono gli anni 80, il sovrannaturale, ragazzini nerd che giocano a Dangers and Dragon e citano Lo Hobbit e Star Wars (ovviamente il mio preferito è Dustin), le musiche dei The Clash e di David Bowie. Inizialmente avrei evitato il cliché della relazione di Nancy con il più figo della scuola, anche perchè lei proprio non la sopporto, però poi alla fine tutto sommato nemmeno quello mi è dispiaciuto. Nota negativa: il mostro. E' brutto e non fa paura, e se lodico io che non ho dormito dopo The Day After Tomorrow, credetemi che è così.
Insomma, che aspettate ad iniziare?

Dopo aver visto le prime puntate, ho subito pensato che l'atmosfera e la trama rimandassero molto a due serie che ho guardato lo scorso anno, Wayward Pines e The Wispers, ed infatti, leggendo un po' qui e un po' là, ho scoperto che Matt e Ross Duffon, registi e produttori di Stranger Things, sono i registi e i produttori anche della prima serie che ho precedentemente citato. Ora, essendo stata Stranger Things concepita come una mini serie (un film lungo in 8 puntate, per meglio intenderci) come suo tempo lo era stata anche Wayward Pines, spero vivamente che i due fratelli non ricadano nello stesso errore, e cioè quello di rovinare una cosa bella perchè di soldi non se ne hanno mai abbastanza. I due infatti, nonostante il finale chiuso di WP, sulla scia del grande successo della prima, hanno deciso di produrre una seconda stagione della serie, che uscirà in Italia su Sky il 29 agosto, e che si presenta come una cagata pazzesca. Tutto questo per dirvi che la seconda stagione di Stranger Things non la voglio e non la voglio, anche se in questo caso il finale lo permetterebbe. Signori, un po' di coerenza. Quindi il mio appello va a te, o grande e potente Netflix: non la fare sta strunzat, ti prego. E' perfetta così, le cose più sono belle più durano poco (capito Shonda?), non ce la rovinare.