mercoledì 31 dicembre 2014

Happy New Series: i momenti più belli del 2O14

31 Dicembre 2014: tempo di resoconti e buoni propositi, giorno per guardarsi indietro e tirare le somme dell'anno appena trascorso, opportunità di mettere un punto,voltare pagine o addirittura cambiare libro. Trecentosessantacinque momenti unici ed irripetibili. 
Ecco quelli che hanno segnato l'anno di una #telefilmaddicted come me.


6 FEBBRAIO 2014: Il primo bacio tra Sheldon e Amy nella settima stagione di #TBBT
Finalmente ce l'hai fatta, continua così ragazza.


17 MARZO 2014: La morte di Allison tra le braccia di Scott nella penultima puntata della terza stagione di #TeenWolf. Proprio quando iniziava a piacermi.


6 MAGGIO 2014: la prima puntata di una delle più belle serie mai prodotte in Italia, investita un successo inaspettato.#GomorraLaSerie conquista il pubblico italiano ed internazionale. Grazie Sky.


7 LUGLIO 2014: il ballo d'addio di Cristina e Meredith nell'ultima puntata della decima stagione di #GreysAnatomy. Va via un pilastro della serie ed io,a dir la verità, devo ancora metabolizzare la partenza della Yang. #ByeByeCristina.


26 AGOSTO 2014: la morte di Mona nel finale di metà stagione della quinta serie di #PLL. Passano gli anni ma la domanda resta la stessa: chi minchia è-A?


4 NOVEMBRE 2014: Frank viene eletto presidente nell'ultima puntata della seconda stagione di #HouseOfCards. La democrazia è sopravvalutata. 


1 DICEMBRE 2014: la morte di Beth nel middle season final di #TheWalkingDead. E' stato straziante, ma aspettiamo con ansia una sola cosa: la vendetta.



Grazie per essere stati con me in questi mesi, per i complimenti e le critiche ricevuti e per rendere tutto questo possibile giorno dopo giorno, post dopo post. 
Vi auguro un anno spettacolare, ricco di nuove serie da amare e di grandi finali di stagione. Ovviamente da vivere insieme.

Auguri di cuore, a presto.
Vostra,

Emme.


sabato 27 dicembre 2014

"Il ragazzo invisibile" di Salvatores: il primo supereroe made in Italy.

Ogni Natale, dopo aver mangiato come se non ci fosse un domani, imbottita di pandoro e di struffoli, vado al cinema con i miei due migliori amici. E' la nostra piccola tradizione, e non si discute.
Quest'anno l'intenzione era quella di vedere #GoneGirl con Ben Affleck, ma non essendoci più posti disponibili i nostri piani sono cambiati: niente cinepanottene, ma #IlRagazzoInvisibile di Gabriele Salvatores.


Senza aver letto la trama e senza aver visto il trailer, ho comprato il biglietto fidandomi di Salvatores e del suo genio, che sfida le convenzioni del cinema italiano aprendosi ad un campo in cui gli States l'hanno sempre fatta da padrona: fumetti e supereroi.
Le imponenti produzioni Marvel a cui tutti siamo abituati lasciano il posto ad una minuziosa costruzione dei personaggi, con un'attenzione particolare al protagonista Michele e al potere che scopre di avere ereditato dalla madre biologica: l'invisibilità.



E' una storia di crescita, di una presa di consapevolezza: la sensazione di invisibilità agli occhi del mondo si trasforma in un punto di forza, un vantaggio, un super potere.
E' una storia che parla di adolescenti agli adolescenti, che affronta problematiche di spessore attraverso le esperienze di vita di un quattordicenne. 
E' una storia che lascia il segno.

Divertenti sono i riferimenti omaggio ai grandi supereroi: i momenti in camera da letto ricordano un po' Peter Parker alle prime armi, mentre lo smile disegnato sul faro da Stella ci rimanda palesemente a Batman

Le colonne sonore originali sono state scelte mediante un concorso organizzato dallo stesso Salvatores, e rivolto a giovani musicisti senza etichetta, ai quali è stato chiesto di comporre una canzone per il film. Una giuria composta dallo stesso regista, Linus, De Robertisa e Lazzarini ha poi selezionato tra più di 400 brani i tre vincitori: Halloween Party, Wrong Skin e In a little starving place. Insomma, largo ai giovani.

Su Fabrizio Bentivoglio non ho niente da aggiungere: potrei ascoltarlo per ore anche se stesse leggendo l'elenco del telefono. Lo adoro.

In conclusione il mio è un 7 e mezzo accompagnato da un grande inchino al coraggio di Salvatores. Confesso: spero fermamente in un sequel, già accennato dal regista alla prima del film. La scena finale lascia l'amaro in bocca ed ho troppa voglia di sapere come prosegue la storia.

Ci sentiamo prima della fine dell'anno per un post speciale, a presto.

Emme.



domenica 14 dicembre 2014

#PLL special episode: -A very merry Christmas, bitches.

Quest'anno, tra i tanti motivi per cui aspetto con ansia il Natale, se n'è aggiunto uno che potrebbe sembrare insolito per qualcuno, ma che per una #telefimaddicted come me ha lo stesso valore di una fetta di pandoro spalmata di nutella e inzuppata nel latte la mattina del venticinque: insomma, sto parlando dello speciale di Pretty Little Liars.

Le zucche della puntata di #halloween, da tre anni  trasmessa durante la pausa di metà stagione, si sono trasformate in vischio, i dolcetti in neve e le tombe in scintillanti luminarie; ciò che è rimasto invariato sono i costumi spaventosi (Aria quando si parla di vestiti non si smentisce mai) e, sopratutto, l'ansiaalleviata però dalla magia dell'atmosfera natalizia, che diciamocelo, piace a tutti.

Come sicuramente avrete notato anche voi, non esiste festività a Rosewood senza un ballo, senza una sala o un treno addobbati a tema, senza un deejay e senza qualcuno da seguire. Ovviamente il tutto è accompagnato da almeno una scomparsa o un omicidio e rigorosamente in tacchi a spillo, non scherziamo.




La povera Ali, oltre ad occuparsi del comitato organizzativo, deve anche gestire le apparizioni della mamma morta e di Mona (in assoluto il mio personaggio preferito), che evidentemente nell'oltretomba proprio non riescono a trovare pace.

Le scene che le vedono protagoniste, a parer mio, sono le più importanti di tutta la puntata. La prima, quella dei regali nel pianoforte, è un chiarissimo riferimento alla teoria delle gemelle che sembra confermarsi con il passare delle stagioni e che io ho sempre sostenuto: Bethany sarebbe la sorella gemella di Allison, per qualche motivo odiata dal padre ma protetta dalla madre. Questo spiegherebbe perchè Melissa l'ha sotterrata convinta che fosse Allison e sopratutto perchè nessuno si è reso conto che quella nella tomba in realtà non era Ali.

La seconda, quella della best liar al suo funerale è altrettanto significativa: la signara Di Laurentis è vestita come la vedova nera del funerale di Wilden. E' lei la responsabile dell'omicidio o è un riferimento a qualcuno?

Una cosa che non riesco proprio a capire è il ruolo di Cece Drake, passata da read coat a cappuccetto bianco. Dove stava andando con Allison, e sopratutto, non ha una sua vita da vivere? 

Il finale alla "vissero tutti felici e contenti" non mi è piaciuto per niente. Insipido. Per dargli un senso hanno piazzato tutti in mutande.

La verità è solo una: più andiamo avanti e più troviamo nuove domande e nessuna risposta. 
In attesa della seconda parte della 5 stagione, vi saluto bitches.

-M