venerdì 29 aprile 2016

coMfessioni#1: Capitano mio capitano, purtroppo con la cultura non si mangia.

Alcuni amici e lettori del blog (che probabilmente leggono il blog solo perchè sono miei amici) mi hanno spesso accusato di essere fredda, distaccata e troppo oggettiva nella stesura dei miei post, di parlare come se fossi una macchina priva di emozioni. "Impersonale" è la parola che mi è stata detta e che, per ovvi motivi, mi ha maggiormente ferita. Ma è anche la parola che ha stimolato in me il forte processo di autocritica che mi ha spinto ad inaugurare oggi questa nuova rubrica. Ce l'avevo in mente da tempo, quello che mancava era il coraggio. Il coraggio di parlare con voi della cosa più personale che esista: me stessa. Ho aperto questo blog con l'intenzione di unire la passione per il cinema a quella della scrittura, con il desiderio di dire la mia e di confrontarmi con gli altri, e non tradirò di certo i miei propositi: in ogni post parlerò si di me,ma attraverso film, libri, episodi, personaggi o qualsiasi altra cosa che mi verrà in mente.

L'attimo fuggente.pngIniziamo non con un film, ma con il film: "L'attimo fuggente". Datato 1989, non ero ancora nata quando riempì le sale, eppure questo film mi ha cambiato la vita. Se attualmente studio letteratura inglese è sopratutto merito del professor Keating, interpretato dall'immenso Robbie Williams. La sua passione per la lettetura e la sua capacità di interpretarla come qualcosa di reale e di vivo e non come parole scritte su vecchie pagine ingiallite ha spinto me, diciottenne difesa ed insicura, a scartare tutte le opzioni possibili, a trasferirmi in una nuova città e a prediligere le letterature straniere.

"Non leggiamo e scriviamo poesie perché è carino: noi leggiamo e scriviamo poesie perché siamo membri della razza umana; e la razza umana è piena di passione. Medicina, legge, economia, ingegneria sono nobili professioni, necessarie al nostro sostentamento; ma la poesia, la bellezza, il romanticismo, l'amore, sono queste le cose che ci tengono in vita." 

Più leggo questa frase, più me ne innamoro, più sono convinta che sia così. Keats, Shally, Shakespeare, Dickens, Bronte... e quanti altri ancora potrei citerne.
Ieri però, sarà che sono uscite le date degli esami, sarà che io e la mia amica Rita ci siamo fatte qualche spritz di troppo, tornando a casa non facevo altro che ripetere nella mia testa "Capitano mio capitano, purtroppo con la cultura non si magia". Ed è così. Non mi venite a dire che se hai le capacità riesci a realizzarti o che con l'impegno si raggiungono tutti gli obiettivi perchè non ho più cinque anni e mezzo e alla domanda "che vuoi fare da grande?" non so più che rispondere, sia perchè grande ormai lo sono già, sia perchè so che nessuno mi sta aspettando a braccia aperte con un lavoro da offrirmi. In una società che ci vuole tutti medici ed ingegneri, la mia colpa è stata quello di studiare quello che mi piace? Si. E sarò disocuppata? Probabile. Sono arrabbiata per questo? Non avete idea quanto. Mi sento impotente, proprio come il personaggio di Neil, oppresso dall'autorità paterna che lo vuole dottore e non attore. La sua unica via di scampo è stata il suicidio, io quella preferisco non prenderla in considerazione. 
E quindi cosa dovrei fare?  Non lo so, probabilmente Jon Snow sa più cose di me a riguardo. So che sono in piena crisi, che vorrei che le cose andassero diversamente e che potessi tornare indietro non so che cosa farei. Un' altra cosa che so è che dovete assolutamente guardare questo film e farmi sapere quale film vi ha cambiato la vita. 
Per il resto ho tante domande e pochissime risposte. 

A presto,

Martina. 

sabato 16 aprile 2016

#IlLibroDellaGiungla: pro e contro dell'ultimo remake #Disney

Di solito quando guardo il remake di un film che ho amato non ci sono mezze misure: o lo amo lo odio. Nel caso de #IlLibroDellaGiungla, primo di una lunga serie di nuove produzioni Disney, non riesco a prendere una posizione precisa: alcune cose mi sono piaciute molto, altre di meno, altre ancora per niente. Per questo ho deciso di parlarvene alternando una serie di pro e contro che, a mio parere, esprimono al meglio le mie sensazioni rispetto al film. 



#PRO: la GRAFICA è spettacolare e perfettamente riuscita, curata nei minimi particolari e realistica. Tutti gli animali sono stati creati attraverso immagini computerizzate e grazie alla motion capture, un tecnica cinematografica nuovissima, utilizzata nel film per rendere al meglio il movimento delle labbra degli animali. Tutto è stato girato in studio ed è stato creato al computer, eppure avrete davvero la sensazione di trovarvi nella giungla: i rumori della natura, i colori, le movenze eleganti della pantera Bagheera, la luce soffusa. Tutto è verosimilmente vero. 

#CONTRO: il film è a tratti un po' LENTO e PESANTE, ed il fatto la storia fosse già nota non ha di certo aiutato il ritmo già poco incalzante della trasposizione cinematografica del romanzo di Rudyard Kipling, già approdato sul grande schermo con il film d'animazione di casa Disney del 1967. 

#PRO: nel ruolo di Mowgli la performance di Neel Sethi, per la prima volta sul grande schermo, è stata sorprendentemente positiva. Un ruolo impegnativo e difficile, dato che il giovanissimo attore ha dovuto recitare sostanzialmente da solo, potendo contare solo sua sua immaginazione per riuscire a calarsi al meglio nella parte. Decisamente promosso. 

#CONTRO: il personaggio di KAA, uno dei miei preferiti, non è stato reso come avrei voluto. Innanzitutto me lo sarei aspettato maschio proprio come nel cartone, mentre invece il regista Jon Farveau ha scelto di essere politically correct e di inserire qualche personaggio femminile in più in una storia in cui il sesso maschile la fa da padrona. Doppiato nella versione originale da Scarlett Johansson ed in quella italiana da Violante Placido, la voce del serpente ipnotizzante avrei voluto che fosse più sssssssssibilante e meno ssssssssensuale. 

#PRO: BALOO è il personaggio più fedele alla prima versione del film: spensierato, ironico, divertente e coccoloso. La sua comparsa alleggerisce di molto il clima di pesantezza iniziale e permette a tutti di tirare un sospiro di sollievo e perchè no, di farsi una sana risata. La scena in cui Mowgli e Baloo cantano insieme "Bastan poche briciole" è stata ricca di sensazioni e di ricordi e penso sia stato davvero un bel gesto nei confronti del pubblico, che non ha esitato ad ondeggiare e a canticchiare un grande pezzo della propria infanzia. 

Un altro paio di considerazioni random: la scena in cui Mowgli per scappare dalla cattivissima tigre Shere Khann si trova catapultato in mezzo ad una mandria di bufali in corsa mi ha ricordato troppo la morte di Mufasa ne Il Re Leone e mi ha fatto sentire davvero male; ancora una volta dal mondo degli animali e dalla legge della giungla c'è solo da imparare: la convivenza pacifica nei pressi della pozza d'acqua che si verifica in periodo di siccità, il rispetto per gli elefanti, i più anziani e i più saggi, l'unione del branco dei lupi, il senso di famiglia e l'amicizia che trascendono le differenze... insomma, un mondo da cui l'uomo è lontanissimo, perchè spesso e volentieri è più animale degli animali stessi.

Dovreste vederlo? Per me è un nì. Fatemi sapere se lo avete visto e cosa ne pensate, non vedo l'ora di conoscere il vostro pensiero a riguardo.
A presto,

Emme.

venerdì 1 aprile 2016

#Batman v #Superman: l'elogio del #nosense della #DCcomics.

Alle porte del weekend della settimana in albis posso finalmente trarre le conclusioni di queste brevi ma intense vacanze pasquali fatte di carboidrati, agnello (ma che ne sanno i vegani) e cioccolata: devastanti. Sicuramente la visione del film #BatmanvSuperman:DawnofJustice non ha facilitato la mia già complicata digestione, anzi, mi si è piazzato sullo stomaco proprio come la fetta di pastiera di mia zia Maria. 
Breve riassunto della trama: Batman ce l'ha con Superman perchè pensa sia una minaccia per l'umanità e Superman ce l'ha con Batman perchè pensa sia troppo violento nella sua opera di sorveglianza; a metterli l'uno contro l'altro è il cattivo Lex Luthor, che però non riesce nel suo intento di distruggere il super uomo dato che i due fanno pace in un modo alquanto discutibile, sconfiggono i cattivi e bla bla bla
Allora, partendo dal presupposto che non sono un'esperta di supereroi e che è un mondo immenso a cui mi sto approcciando da poco ed un po' per volta, il film è confusionario e spesso e volentieri non si riesce a dare un senso agli eventi proiettati sullo schermo. E' un elogio del NO SENSE e vi spiego i miei perchè in 6 punti.

1. Seguito di #MenofSteel, il film ha come protagonista Superman con Batman che ogni tanto fa una comparsata perchè sai com'è, nel titolo c'era anche lui. E' Superman che tutti odiano, è Superman che Lex Luthor vuole distruggere, è Superman che sconfigge il mostro nella battaglia finale; Batman si limita a farsi manipolare, ad avere strane visioni e a fare questioni di principio.

2. Superman è semplicemente Clark Kent senza occhiali, come minchia fanno le persone a non riconoscerlo? Sono uguali. Almeno Bruce Wayne ha la decenza di mettersi una maschera e camuffare la voce per mantenere l'anonimato: un punto a Batman per l'impegno.

3. Lo sanno gli sceneggiatori che non possono chiamare un film Batman VS Supermen e poi propinarci in due ore e mezza di proiezione solo due minuti di combattimento? Io ancora non ci credo, combattono per due minuti, forse anche meno! Ho pagato 9 euro di biglietto perchè era pure festivo (scema io, lo so), avete speso quattrocento milioni di dollari tra produzione e post produzione, ma minimo avrebbero dovuto grondare sangue,avrebbero dovuto battersi fino allo sfinimento, si sarebbero dovuti girare verso di me e chiedermi il permesso di smettere.

4. Se lo scontro è pessimo, il chiarimento è peggio. "Martha". Un nome, una veloce associazione di pensieri e il vs si trasforma in una e congiunzione. Bruttissimo.

5. Obiettivo del film è anche quello di presentare i meta umani che andranno a comporre con Batman e Superman la #JusticeLeague, film già annunciato per il 2017 e che sarà seguito dalle pellicole dedicate ad i singoli membri della lega. L'unica presenza sensata è quella di WonderWoman che, da brava donna qual è, prende in mano la situazione e mette un po' d'ordine; Flash appare in una visione che ancora non ho compreso; Aquaman e Cyborg inutilissimi (Khal Drogo perdonami). 

6. Suspance non è una cattiva parola e non sarebbe morto nessuno se il film fosse finito senza sapere che in realtà Superman è ancora vivo. La visita di Batman a a Lex e l'annuncio di una nuova minaccia sarebbero stati sufficienti, tanto lo sapevamo tutti che Superman era realmente morto. 

Cosa mi è piaciuto tantissimo?  Il #LexLuthor schizzofrenico di Jess Eisenberg. 

All'uscita del film l'unico scontro degno di nota è risultato essere quello tra me ed il mio amico Mattia che autoproclamatici presidenti rispettivamente del #TeamSuperman e del #TeamBatman abbiamo difeso a spada tratta i nostri supereroi preferiti. Consapevole del fatto che la mia opinione non sarebbe stata super partes, gli ho chiesto di scrivere per il blog la sua opinione in rappresentanza di tutti i fan di Batman. Per me l'uomo pipistrello è forte solo grazie ad i suoi soldi, e se Superman si fosse davvero impegnato lo avrebbe sconfitto in meno di mezzo minuto. In più Clark è bello, romantico, intelligente e salva il mondo. 

"Tutto inizia con il funerale dei genitori di Bruce Wayne, assassinati da un balordo durante una rapina. Il triste evento trasformerà drasticamente la personalità di Bruce e lo condurrà, come tutti noi sappiamo, ad intraprende la carriera da vigilante della notte nella città di Gotham vestendo i panni del tetro e integerrimo pipistrello. Ovviamente, chi è appassionato della trilogia di Batman, che vede come protagonista l'attore Christian Bale, conosce il difficile percorso e le molteplici situazioni che hanno messo a dura prova il cuore e la mente di Wayne. In questo nuovo capitolo sentiamo riaffiorare quel senso d'impotenza che ha pervaso l'animo di Bruce durante l'uccisione dei suoi genitori; questa volta, tuttavia, sarà la guerra tra Superman e il generale kriptoniano Zod tra le strade di Metropolis a suscitare in lui questo malessere. In fondo cos'altro potrebbe fare il povero Batman davanti ad una tale distruzione commessa da due esseri super pompati che se le suonano di santa ragione distruggendo interi grattaceli come se fossero di carta?...Nulla!
Da quest'istante vediamo però Ben Affleck interpretare il vigilante oscuro tormentato dagli incubi e mosso da una rabbia e una determinazione inarrestabile, addirittura ossessionato nel cercare un modo per eliminare definitivamente la minaccia che Superman rappresenta per l'umanità. Devo dire che questo lato rabbioso/oscuro, a Batman, gli si addice non poco! Inutile poi dirvi che l'uniforme e tutti i suoi equipaggiamenti e veicoli sono a dir poco spettacolari. I due combattimenti, quelli tra i due supereroi e quella contro i mercenari di Alexander Luthor sono a mio parere bellissimi: il primo è a senso unico a favore dell'uomo pipistrello, il quale con astuzia e strategia mette KO l'incredibile forza di Superman, il secondo è a dir poco brutale e vede Batman atterrare i suoi nemici con potenti colpi e prese di combattimento eccezionali.
Direi che questo nuovo Batman non mi ha deluso nemmeno un po', ovviamente è molto diverso dal Cavaliere Oscuro a cui siamo tutti abituati, ma questa versione rabbiosa e brutale non è affatto male e Ben Affleck lo interpreta in modo impeccabile nonostante le critiche a lui mosse dopo l'annuncio delle riprese del film."

In conclusione vi dico: guardatevelo pure, ma senza avere aspettative troppo alte. Se invece lo avete già visto dovete assolutamente farmi sapere cosa ne pensate e di quale team fate parte!

A presto,

Emme.