
I personaggi sono stati strutturati secondo una visione ancora più introspettiva e nei momenti di silenzio (tantissimi) quasi sembrava di riuscire a sentire cosa stessero pensando. I nuovi boss mi sono piaciuti moltissimo, e più di tutto ho apprezzato la scelta di dedicare ad ognuno di loro una puntata; questo ha permesso di avere una prospettiva dell'alleanza che comprendeva i punti di vista di tutti i singoli membri degli Stati Uniti di Scampia-Secondigliano.
Un Genny bello in continua evoluzione si conferma il mio personaggio preferito in assoluto. Finalmente si afferma nella sua indipendenza, di boss e di uomo, tagliando il cordone ombellicale che lo teneva incatenato al padre e con furbizia e malizia dimostra a tutti di essere l'unico in grado di portare avanti il buon nome dei Savastano. Ciro l'immortale, senza cuore e senza pietà, paga con la solitudine la smania di potere che in un gioco di alleanze e tradimenti lo ha portato a perdere l'unica cosa che lo rendeva ancora umano: la figlia. E si vendica. Si vendica con una pallottola alla testa di Don Pietro che conclude una stagione straordinaria. Ma Ciro è solo un sicario, il mandate dell'omicidio di papà Savastano è proprio il figlio Genny, che consegna a Ciro la pistola con cui sancisce l'inizio di una nuova era che vede protagonisti lui ed il suo amico di vecchia data. L'unica gioia di Don Pietro è stata riuscire finalmente a farsi Patrizia, anche se abbiamo sentito tutti la mancanza di una scena di sesso come si deve.
E allora cosa ci ha insegnato Gomorra? Ci ha insegnato che nella vita le persone non si dividono in assolutamente buone o assolutamente cattive, ma che è tutta una questione di punti di vista. Perchè quando si tratta dei propri interessi, della prorpia famiglia o dei propri affari non esistono mezze misure: si è disposti a tutto. Ed è questa la chiave del successo di Gomorra: non ci propina la solita storiella in cui il bene vince sul male, ma ci racconta di una guerra tra cattivi in cui a vincere è quello più senza scrupoli, più furbo, più senz'anima.
Secondo il mio modesto parare, il finale di stagione pone le basi per un'ottima conclusione della serie. La morte di Don Pietro e l'alleanza tra Genny e Ciro, tanto attesa e tanto sperata, avrebbero potuto mettere un punto definitivo ad una delle serie italiane più seguite di sempre, che invece vedrà in autunno l'inizio delle riprese della terza, e spero ultima, stagione.
Ringrazio Alessandro e Lucio per aver commentato con me, martedì dopo martedì, questa stagione, e voi, per aver letto numerosi i post sulla serie. Non vedo l'ora di sapere cosa ne pensate.
C vrimm,
Emme.
Nessun commento:
Posta un commento