Iniziamo non con un film, ma con il film: "L'attimo fuggente". Datato 1989, non ero ancora nata quando riempì le sale, eppure questo film mi ha cambiato la vita. Se attualmente studio letteratura inglese è sopratutto merito del professor Keating, interpretato dall'immenso Robbie Williams. La sua passione per la lettetura e la sua capacità di interpretarla come qualcosa di reale e di vivo e non come parole scritte su vecchie pagine ingiallite ha spinto me, diciottenne difesa ed insicura, a scartare tutte le opzioni possibili, a trasferirmi in una nuova città e a prediligere le letterature straniere. "Non leggiamo e scriviamo poesie perché è carino: noi leggiamo e scriviamo poesie perché siamo membri della razza umana; e la razza umana è piena di passione. Medicina, legge, economia, ingegneria sono nobili professioni, necessarie al nostro sostentamento; ma la poesia, la bellezza, il romanticismo, l'amore, sono queste le cose che ci tengono in vita."
Più leggo questa frase, più me ne innamoro, più sono convinta che sia così. Keats, Shally, Shakespeare, Dickens, Bronte... e quanti altri ancora potrei citerne.
Ieri però, sarà che sono uscite le date degli esami, sarà che io e la mia amica Rita ci siamo fatte qualche spritz di troppo, tornando a casa non facevo altro che ripetere nella mia testa "Capitano mio capitano, purtroppo con la cultura non si magia". Ed è così. Non mi venite a dire che se hai le capacità riesci a realizzarti o che con l'impegno si raggiungono tutti gli obiettivi perchè non ho più cinque anni e mezzo e alla domanda "che vuoi fare da grande?" non so più che rispondere, sia perchè grande ormai lo sono già, sia perchè so che nessuno mi sta aspettando a braccia aperte con un lavoro da offrirmi. In una società che ci vuole tutti medici ed ingegneri, la mia colpa è stata quello di studiare quello che mi piace? Si. E sarò disocuppata? Probabile. Sono arrabbiata per questo? Non avete idea quanto. Mi sento impotente, proprio come il personaggio di Neil, oppresso dall'autorità paterna che lo vuole dottore e non attore. La sua unica via di scampo è stata il suicidio, io quella preferisco non prenderla in considerazione.
E quindi cosa dovrei fare? Non lo so, probabilmente Jon Snow sa più cose di me a riguardo. So che sono in piena crisi, che vorrei che le cose andassero diversamente e che potessi tornare indietro non so che cosa farei. Un' altra cosa che so è che dovete assolutamente guardare questo film e farmi sapere quale film vi ha cambiato la vita.
Per il resto ho tante domande e pochissime risposte.
A presto,
Martina.
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