
Diretto da Alejandro González Iñárritu ed interpretato da Leonardo Di Caprio, Revenat basandosi sull'omonimo romanzo del 2003, racconta la storia del cacciatore di pelli Hugh Glass, che dopo essere scampato all'attacco di un orso, viene abbandonato in fin di vita dai compagni di spedizione, riuscendo però poi, grazie alle sue forze, a sopravvivere. E' un racconto antico quello che ha come protagonista Hugh Glass, che in diverse versioni e da diversi secoli cammina lungo il confine sottile tra leggenda e storia, e, probabilmente, proprio per questo non smette mai di affascinare. Ed il film non è da meno: affascina, stimola, emoziona, esplora, incanta.

Di Caprio è immenso, e questa è un gradino più in alto rispetto a tutte le sue interpretazioni precedenti. Ha girato con temperature che sfioravano i quaranta gradi sotto lo zero, ha indossato pellicce pesantissime, si è immerso in acque gelate, ha mangiato fegato di bisonte crudo, ha sopportato sveglie notturne ed estenuanti sedute di trucco ed è entrato nudo nella carcassa di un cavallo (tutto pomellato, tra l'altro). Si, tutto vero e tutto girato da lui in persona, senza controfigura. Iñárritu è geniale, attento e minuzioso nella costruzione di un'opera che appare curata in ogni minimo particolare. Poche ore di riprese al giorno per permettere di girare esclusivamente con luce naturale e ridurre quindi al minimo gli effetti speciali. Puro e prodigioso.
Dallo stesso regista è stato definito viaggio, e come ogni in ogni viaggio che si rispetti, torni a casa migliore di quando l'avevi lasciata e, sopratutto, desideroso di partire ancora. Ed è così che voglio sentirmi quando esco dalla sala di un cinema. Leo, non ti voglio portare sfiga, ma spero che questa sia per te la volta buona.
Aspetto con ansia i vostri pareri!
A presto,
Emme.
ottima analisi davvero e condivido l'immenso Leo. Cosa non è questa volta!
RispondiEliminaHai ragione, non ci resta che fare il tifo per lui!
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